Recensione: Mediterraneo. Storie di cavalieri e corsari. XII-XVIII secolo

Il mare è soggetto di tante storie. Dal mare derivano un infinità di miti, leggende, credenze. Dal mare sono iniziati anche molti eventi che hanno plasmato il corso della nostra storia, basti pensare alle attraversate dei vichinghi, la scoperta delle Americhe, l'espansione delle colonie europee in Africa e alle tante guerre che si sono combattute tra le onde di quel mare che nel corso del tempo è diventato come un testimone delle gesta (tanto gloriose quanto indegne) del genere umano. 


In Mediterraneo. Storie di cavalieri e corsari. XII-XVIII secolo, Orazio Ferrara ci racconta alcuni eventi chiave che hanno segnato il Mediterraneo e i popoli che lo hanno abitato. Dalla nascita di ordini cavallereschi alle crociate, dalle gesta di corsari come Arrayz Soliman fino alla battaglia avvenuta nel 1736 che vide l'Ordine di Malta uscire vittoriosa contro Soliman Rais Pantelleresco.

Non aspettatevi dunque racconti romanzati perché leggere questo libro vi tufferà direttamente nella storia, e che storia. Personalmente parlando, fin da bambino sono stato affascinato dalla storia, al punto che talvolta preferivo guardare un documentario piuttosto che i cartoni animati ma ho sempre sottovalutato l'importanza del mare. 

Con la sua penna, Orazio Ferrara ci fa salire a bordo di una nave che attraversa il tempo, mentre ci rende partecipi, attraverso il suo racconto, di tutto ciò che è successo e di cui magari non abbiamo sentito parlare frequentemente come ad esempio i vari corsari che hanno solcato le onde del mediterraneo e che sono meno famosi dei colleghi che hanno vissuto nel XVII secolo nel mar dei Caraibi. 

Proprio la scelta di narrarci aspetti insoliti (almeno per me) della storia del mediterraneo è stata ciò che più mi ha colpito. Scoprire della nascita di un'ordine cavalleresco come quello dell'Ordine della Luna Crescente fondata nel XIII secolo da Carlo I d'Angiò a Messina, ad esempio, è stato decisamente interessate parlando da siciliano. 

Mediterraneo. Storie di cavalieri e corsari è un libro che, nonostante la sua scarsa longevità (parliamo di meno di 100 pagine), riesce a raccontare in maniera esaustiva e dettagliata ogni dinamica senza mai confondere il lettore, rendendo la lettura piacevole e accessibile a ogni genere di lettore.

Molto probabilmente non è un libro per tutti, ma se deciderete di affrontare questa traversata rimarrete stupiti dallo scoprire quanto è successo nelle nostre acque e di quanto, spesso, la storia tende a ripetersi nel corso dei secoli. 

In conclusione, Mediterraneo. Storie di cavalieri e corsari. XII-XVIII secolo è un libro che parla di storia e in quanto tale è indicato a chi di storia ne è interessato (anche se invito tutti a scoprire aspetti della storia che spesso vengono messi da parte a favore di eventi di maggior impatto) ma la scrittura di Orazio Ferrara è perfettamente fruibile anche da chi, come me, legge solitamente romanzi.  

Ringrazio AliRibelli per la copia digitale del libro.



Dettagli 

Titolo: Mediterraneo. Storie di cavalieri e corsari. XII-XVIII secolo

Autore: Orazio Ferrara

Editore: AliRibelli

Pagine: 88

Genere: Storia

Disponibile in: Copertina flessibile (10,40€), ebook (3€)



Trama

Storie sbalzate a tutto tondo dal fluire dei secoli e dall’azzurra culla del Mediterraneo. A partire dalla fondazione della “domus Hospitalis Sancti Thomae martyris Acconensis”, che cominciò ad enuclearsi tra le fila dei crociati inglesi al seguito di re Riccardo Cuor di Leone, al tempo dell’assedio di San Giovanni d’Acri. Si prosegue con una storia del XIII secolo quando Messina restava ancora uno dei porti strategici per eccellenza della Cristianità per l’imbarco dei cavalieri dei vari ordini cavallereschi verso la Terra Santa. Poi le storie della disfatta della flotta barbaresca dell’imprendibile corsaro Arrayz Soliman ad opera dell’ammiraglio siciliano don Luigi Requesens e della guerra tra l’imperatore Carlo V e il temibile corsaro Khayr al-Dīn Barbarossa, asserragliato nella sua Tunisi.Per passare alla “Battle of Pantalarea” come la nominano gli storici inglesi, avvenuta il 13 luglio dell’anno 1586, che rappresentò, per quegli stessi storici, un valido test navale per battere di lì a qualche anno, l’Invincibile Armada spagnola. Infine la battaglia navale, avvenuta nelle acque di Marbella il 7 novembre 1736, che fu una limpida vittoria della marineria dei cavalieri dell’Ordine di Malta contro l’ammiraglio corsaro Soliman Rais Pantelleresco.

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